Barletta

Una delle tantissimi storie, che può raccontare Barletta è l’aver dato i natali a PIETRO MENNEA, ma ancor più importante è la Disfida di Berletta, tantè che ogni anno c’è una rievocazione storica nel Fossato del Castello, l‟edificio Appartenente all’epoca normanna, fu trasformato da Carlo V da edificio difensivo in rocca inattaccabile, circondato da un largo fossato e caratterizzato dalla presenza strategica di sotterranei. 

La struttura ha una pianta quadrangolare e presenta quattro spigoli ognuno dei quali con bastioni pentagonali a punta di lancia, uniti da altrettanti bracci che si incontrano al centro a formare un giardino quadrato. Il castello ha fornito rifugio ed assistenza a cavalieri e soldati tanto in partenza per, quanto in ritorno dalla Terra Santa, e nel 1228 Federico II indisse la famosa Dieta prima della VI Crociata. 

Simbolo di potenza e di vittoria della razionalità sull’istinto animale è l’aquila che si incontra in una bifora del Castello, nell’atto di afferrare la preda con i propri artigli. All’interno del Castello, al primo piano, si incontra il Museo Civico, che include la Galleria Antica con dipinti appartententi ad un periodo che si estende dal ‘400 al ‘700, ma anche la Galleria dell’800, che ospita quadri di artisti quali Raffaele Girondi, Giuseppe Gabbiani, Vincenzo De Stefano o armi, ceramiche e argenti della collezione Cafiero appartenenti ai secoli XIX e XX. La vecchia cappella custodisce al suo interno l’unico busto in pietra dell’Imperatore Federico II di Svevia. Però non è l’unico evento storico che la riguarda, e che coinvolge la città di Barletta perché è la città crociata per eccellenza in Puglia, ( PARLANDO DEI TEMPLARI E DEL SANTO SEPOLCRO, perché all’indomani della prima crociata con il favore dei Normanni, gli ordini di Terra Santa stabiliscono le loro DOMUS In Puglia, quindi potete immaginate tutte le città costiere in modo particolare Barletta, Trani, Bari, scendendo giù Otranto, la Puglia offriva, dei luoghi importanti di sosta, quindi se consideriamo che gli ordini monastici nascono tanto per proteggere i luoghi santi, tanto per accompagnare i pellegrini, negli stessi, il porto di Barletta è perfetto, anche perché è il primo porto scendendo da NORD, e si raccoglievano le risorse di grano e di cereali che provenivano da lontano. Altri importanti monumenti da vedere a Barletta è il Colosso, chiamato dai cittadini Eraclio, poiché si pensava rappresentasse l’imperatore Eraclio I. 

Studi successivi però hanno decretato che molto probabilmente si tratta di un busto dell’imperatore Teodosio II. La statua è alta 4,5 metri ed è risalente al V secolo d.C. Nei pressi del municipio si trova il teatro Curci, intitolato al musicista barlettano Giuseppe Curci. È uno splendido esempio di stile neoclassico pugliese. Il teatro Curci è detto anche il piccolo San Carlo dato che fu progettato proprio sul modello dello splendido teatro di Napoli.