Basilica di Santa Caterina D’Alessandria a Galatina

Con la sua facciata in stile Romanico-pugliese, decorata in modo molto particolare come una cesellatura, un ricamo di pietra con uno splendido rosone a 12 bracci e un architrave con la raffigurazione di Cristo con i 12 apostoli, con parecchi motivi floreali in una giungla di pietra con degli animali che si affacciano anche un po fantastici e al suo interno custodisce un tesoro, qualcosa di unico.
Quando si entra all’improvviso sembra quasi di trovarsi in un’altra regione come l’Umbria, ad Assisi nella basilica superiore, dove domina il gotico con affreschi, essendo una chiesa francescana; chi ha creato questi affreschi ha visto le opere di Giotto, ma non ad Assisi ma nella chiesa di Santa Chiara a Napoli purtroppo distrutti.

Essendo stata realizzata nel ‘300, la situazione in Italia era concretizzata con molta povertà e analfabetizzazione, quindi questi affreschi hanno valore di divulgazione religiosa, era come una bibbia dei poveri, che con un recente restauro ha restituito tutti i colori e la luminosità che si era persa nei secoli.
Composta da 3 navate, purtroppo in quella di sinistra gli affreschi sono scomparsi, a destra ci sono invece la storia di Maria e dell’infanzia di Cristo raccontate in uno stimo molto popolare; la storia raccontata nella navata centrale è suddivisa in 3 parti, 3 storie diverse che corrispondono alle varie campate, all’inizio si è investiti dalle storie che raffigurano l’apocalisse, questo accendeva la fantasie sia dei fedeli dell’epoca sia di chiunque entra tutt’ora; le pareti sono ricoperte dagli affreschi forti nelle loro immagini, cosa che colpisce le singole figure anche se mescolate si distinguono una per una, tra cui i terremoti, la bestia che emerge dal mare, il drago ma anche Babilonia la grande meretrice, tutto questo era carico di significati.
La campata successiva ci racconta la genesi con la creazione del mondo, Adamo ed Eva, il diluvio universale, e lo sguardo è da una quantità di dettagli impressionanti.
Il 3° ciclo è dedicato al nuovo testamento, cosa molto interessante sono le corone dei re magi di tipo angioino, segno che dichiara di chi ha commissionato gli affreschi voleva esaltare gli Angiò che in quel momento governavano il regno di Napoli, e quindi del Salento, e ci viene raffigurata l’ultima cena, il bacio di Giuda, la Crocifissione e altri momenti della vita di Cristo.
Sicuramente a realizzarlo ci sono stati degli artisti locali, ma anche dal resto d’Italia e in questo questa cattedrale rende grande non solo il Salento ma tutta l’Italia